Lenti a contatto tradizionali
Le nostre lenti a contatto su misura si adattano a qualsiasi curvatura corneale e si possono costruire senza limitazioni di gradazione. Il ricambio può essere di tipo semestrale, annuale, biennale o triennale a seconda delle esigenze del portatore. Morbide sferiche- morbide toriche. Semirigide-gaspermeabili-rigide. Veniteci a trovare nel ns studio troveremo la lente più adatta per risolvere il vostro visus.
Le lenti a contatto (abbreviazione: LAC) sono protesi oculari aderenti alla cornea. Grazie ad esse si possono correggere, come avviene con gli occhiali, i difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo o la presbiopia.
Lenti a contatto morbide
Sono anche dette idrofile per via dei polimeri che inglobano percentuali di acqua (tra il 36% ed il 70%). Questo tipo di lenti sono quelle che meglio si adattano alla natura dell’occhio poiché sono in grado di garantire il giusto apporto di ossigeno dall’esterno.
La frequenza delle sostituzioni e i tempi di utilizzo giornaliero dipendono dal livello di idratazione che possiedono e dai materiali di cui sono composte. Anche se garantiscono un grande comfort, assicurato dalla morbidezza e dalla percentuale d’idratazione della lente, frequentemente si assiste alla formazione di depositi proteici e di sostanze estranee sulla loro superficie che possono dare origine a fenomeni allergici e d’intolleranza.
Per questo motivo è prudente effettuare un’accurata manutenzione.
I rischi d’infezione e le reazioni allergiche tendono così a ridursi sensibilmente consentendo un breve adattamento ed una pratica gestione. Il raggio di curvatura di questo tipo di lenti è adattabile alla maggior parte delle cornee e la loro sottigliezza garantisce un buona ossigenazione della cornea.
Lenti a contatto semirigide
Nonostante il nome queste lenti sono appena più flessibili di quelle rigide. I polimeri con cui sono fabbricate permettono più facilmente all’ossigeno di diffondersi alla cornea. I tempi di sostituzione sono decisamente più lunghi rispetto alle lenti morbide e questo comporta una maggiore curanelle periodiche operazioni di pulizia e manutenzione.
Risultano essere vantaggiose in casi di ridotta lacrimazione e particolarmente adatte nei casi di alterazioni della curvatura della cornea come nell‘astigmatismo, nel cheratocono e negli esiti di ferite corneali. Il periodo di adattamento per i portatori è in relazione alla tolleranza iniziale: i primi tempi è consigliabile alternare all’applicazione delle lenti l’uso degli occhiali tradizionali ed associare periodici controlli dello specialista.
Lenti a contatto rigide
Sono fabbricate con un materiale resistente non flessibile: il polimetilmetacrilato. La loro struttura impedisce completamente all’ossigeno di raggiungere la cornea, l’unico scambio con l’esterno avviene grazie ai continui movimenti che la lente effettua sulla superficie corneale.
La loro durata è decisamente maggiore rispetto alle lenti morbide e alle semirigide pur essendo caratterizzate da una bassa tolleranza iniziale e a periodi molto lunghi di adattamento. La composizione ne permette una pulizia più accurata e sicura. Le LAC rigide sono le più idonee a correggere l’astigmatismo, ma consentono difficilmente lo svolgimento di attività sportive.
Lenti a contatto cosmetiche
Questo tipo di lenti sono state immesse sul mercato per ultime. Non si tratta solo di protesi correttive, ma per lo più di un ausilio cosmetico associato ad esigenze d’immagine della persona. In alcuni casi, possono coadiuvare il trattamento di alcune patologie come l’ambliopia o le opacità oculari.
I portatori possono scegliere tra lenti colorate idrofile e lenti cosmetiche vere e proprie. La differenza consiste nel risultato estetico finale: le prime inducono variazioni parziali di colore nell’iride, le seconde, realizzate con tecnologie sofisticate, alterano totalmente il colore dell’occhio.